Il grafico è il professionista della comunicazione visiva che opera in molti ambiti, da internet alla pubblicità, dall’editoria alla Pubblica Amministrazione. Per esempio può disegnare il logo di un’azienda, strutturare un portale web, curare l’aspetto visivo di un libro o di una rivista, ma anche realizzare la segnaletica interna di un edificio o l’interfaccia grafica di un servizio, o ancora ideare l’immagine al pubblico di un’amministrazione comunale. Ciascuna attività richiede competenze e specializzazioni diverse, ma in tutte, le immagini sono il veicolo fondamentale per la trasmissione di un messaggio. Quindi un grafico, oltre a essere un abile disegnatore, deve essere un ottimo comunicatore.
Questa professione prevede un uso sempre crescente di software per la digitalizzazione, il fotoritocco e l’animazione, per cui sono indispensabili una buona conoscenza dell’informatica e un costante aggiornamento professionale.
In questo campo esistono inoltre figure professionali di tipo tecnico, che rientrano nella definizione di addetto al settore grafico e si occupano di composizione e stampa delle immagini ideate dal grafico, come:
il fotolitografo, che si occupa del trattamento dell’immagine con lo scanner e il sistema di stampa off-set (trasferimento dell’immagine su un supporto di gomma o caucciù prima della stampa). Può lavorare presso le tipografie artigiane, industriali, di quotidiani e presso le case editrici;
il fotocompositore, che progetta e compone la pagina da stampare con metodi digitali.
Formazione
Nonostante non sia indispensabile un titolo di studio specifico per svolgere questa professione, sicuramente ci sono percorsi formativi migliori di altri per fornire all’aspirante grafico le nozioni necessarie.
La formazione scolastica può iniziare già a livello di scuola secondaria di secondo grado. La riforma dell’istruzione prevede la possibilità di iscriversi a un Istituto Professionale – Settore Industria e Artigianato – Indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali – Industria oppure al Liceo Artistico – Indirizzo grafica.
Il percorso scolastico (sia per gli Istituti professionali sia per i licei) si articola in due bienni e un quinto anno finale che termina con l’esame di Stato.
Al termine degli studi si consegue il diploma che consente di accedere sia all’università sia all’Accademia di Belle Arti.
Le Accademie di Belle Arti, presenti su tutto il territorio nazionale, forniscono una competenza elevata nelle varie tecniche artistiche e grafiche.
In molti atenei è attivato il corso di laurea in Disegno industriale che dura tre anni e offre una formazione adatta anche a ideare progetti multimediali. L’offerta formativa è piuttosto varia e le denominazioni dei corsi di laurea sono attribuite direttamente dalle università, per cui risulta difficile elencare tutti i corsi attivati dalle varie facoltà.
In alternativa, è possibile frequentare un ISIA – Istituto Superiore per le Industrie Artistiche. Si tratta di scuole statali di livello universitario, che appartengono al sistema dell’AFAM – Alta Formazione Artistica e Musicale. Questi istituti, presenti a Faenza, Firenze, Roma e Urbino, propongono corsi triennali di Disegno industriale, equiparati alle lauree di primo livello, e corsi biennali specialistici di Design del prodotto e Design della comunicazione.
Esistono poi numerose scuole private che organizzano corsi, a pagamento e a numero chiuso, di design e comunicazione e corsi di specializzazione per l’utilizzo dei vari linguaggi informatici e delle tecniche video, per migliorare ulteriormente la professionalità del grafico.
La professione non è regolata da una normativa, né nazionale né regionale. Un grafico può trovare impiego presso le case editrici, le agenzie pubblicitarie, le aziende che creano siti web e gli Enti pubblici, oppure può esercitare la libera professione in uno di questi campi. In questo caso sono tenuti per legge a iscriversi all’Albo delle Imprese Artigiane presso la locale Camera di Commercio.