Non tutti i giudici sono professionisti. Per cause civili o penali di piccola entità, ci si rivolge al giudice di pace, un magistrato onorario nominato dal Presidente della Repubblica. Se vi capiterà mai di trovarvi di fronte a uno di loro, sappiate che è un laureato in giurisprudenza, che ha esercitato la professione forense e che ha tra i 30 e 70 anni.
Competenze amministrative
La sua competenza è piuttosto ampia. Il giudice di pace si occupa di sanzioni, multe, verbali, ordinanze, ingiunzioni e cartelle esattoriali.
Ci si rivolge al giudice di pace per problemi relativi ad alberi e siepi che sforano nella vostra proprietà, per una lite sul terrazzo di casa (modalità d’uso dei servizi di condominio), per una diatriba con il fornaio al piano terra (in materia di immissioni di fumo o di calore, esalazioni, rumori, scuotimenti e simili che superino la normale tollerabilità), per lamentare e difendersi dall’accusa di un ritardato pagamento di prestazioni previdenziali.
Il limite massimo della causa da portare al giudice di pace è di 5mila euro. Sale però a 20mila euro se si tratta di una contestazione relativa a un incidente stradale. Si va dal giudice di pace anche per contestare sanzioni amministrative che non superino i 15.493,71 euro. Non sempre è consigliabile, ma dal giudice di pace ci si può anche difendere da soli, se la causa non supera i 516,46, senza l’ausilio di un avvocato.
Dal giudice si può andare in causa o per cercare una conciliazione.
Nel primo caso, il meccanismo dal giudice di pace è questo: quando si apre la causa, le parti devono presentarsi obbligatoriamente. Il giudice le interroga e tenta una conciliazione, cerca un accordo. Se non viene raggiunto, viene fissata una seconda udienza, per precisare i fatti, le difese, le eccezioni,le documentazioni e prove. Dopo aver letto e ascoltato tutto, viene emessa la sentenza, alla quale si deve sottostare, salvo fare appello in Tribunale entro 30 giorni.
In caso di conciliazione, il giudice prova solo a far trovare un accordo tra le parti. Non c’è l’obbligo di presentarsi, e se non si trova il compromesso, avrete soltanto perso tempo, perché non sarà stata presa nessuna decisione vincolante. In questo caso non serve nemmeno pagare un avvocato. Se non funziona, si può ovviamente andare in causa.
Andare dal giudice di pace non è gratis. Può costare da 33 euro (per le cause di minore entità) a 187 euro per quelle più importanti.
Competenze penali
Ci si può trovare davanti al giudice di pace anche nell’ambito di un processo penale. Il giudice di pace non può comminare pene detentive, quindi non può ordinare in nessun caso la reclusione, ma soltanto pene pecuniarie (in denaro) o di prestazione di attività lavorative a favore della comunità.
I reati che finiscono in questo canale sono percosse, lesioni personali (ma non per colpa professionale o incidente stradale), ingiuria, diffamazione, minaccia, furto, usurpazione, deviazione delle acque, invasione di terreni o edifici, danneggiamento, abbandono di animali, deturpamento o appropriazione di cose altrui.
Finiscono al giudice di pace anche le contravvenzioni (a carattere penale) per somministrazione di bevande alcooliche a minori o a infermi di mente, atti contrari alla pubblica decenza, inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori.
Il principio del suo operato è quello della massima semplificazione. Le indagini sono effettuate dalla polizia giudiziaria. Anche sulle questioni penali, il giudice di pace può provare un tentativo di conciliazione per gli aspetti riparatori e risarcitori. Le funzioni di Pm possono essere svolte anche da vice procuratori, ufficiali di polizia, uditori giudiziari. Il reato può essere estinto grazie a condotte riparatorie e risarcitorie del danno.