La cessione del quinto è un prodotto finanziario da intendersi come la risposta a dipendenti pubblici e privati e pensionati alla domanda di credito erogato in modo veloce e senza causale. Grazie alla presenza di uno stipendio o una pensione da “aggredire” il debitore estingue quanto dovuto tramite ritenuta diretta di 1/5 del suo emolumento. Due fattori spingono la clientela ad optare per questa forma di finanziamento.
Possibilità di richiedere importi elevati, computati sulla base del proprio reddito e la capacità di restituire la somma.
Pagare le rate del rimborso è estremamente facile in quanto decurtate direttamente dallo stipendio o pensione.
A causa dell’elevata concorrenza e competizione, le aziende leader nel settore aggiungono a questi importanti fattori la soddisfazione dei loro utenti offrendo rapidità di erogazione del denaro e alla possibilità di ottenere addirittura un acconto immediato.
Per quanto riguarda l’erogazione non sono richieste motivazioni di alcun genere e non vi sono controlli bancari sul cliente. Come prestito non finalizzato, non viene richiesta alcuna causale, l’importo ricevuto può essere utilizzato per qualsiasi motivo senza alcun giustificativo di spesa né finalità richiesta da parte dell’ente erogatore. Il finanziamento tramite cessione del quinto può avvenire anche in presenza di altri prestiti o mutui. Infine non ci sono problemi per cattivi pagatori o per la presenza di protesti e pignoramenti.
L’insieme delle trattenute volontarie presenti sulla busta paga del cedente non dovrà in ogni caso superare il 50% dello stipendio netto mensile. Per assicurarsi di avere diritto a tale tipo di finanziamento e per avviare le procedure al fine di ottenerlo, è necessario presentare solo l’ultima busta paga o il certificato di stipendio. Ottenuto il prestito, spetta al datore di lavoro rimborsare periodicamente l’importo della rata, trattenendola sulla busta paga del suo dipendente.
L’utente che ha utilizzato questa forma di prestito per finanziare i suoi acquisti o per liquidità personale non ha le preoccupazioni di effettuare i versamenti mensili. Il datore di lavoro si assume l’onere di effettuare puntualmente e regolarmente le trattenute in busta paga in favore dell’ente finanziatore. L’importo della rata di un prestito tramite cessione quinto viene calcolato avendo come base lo stipendio netto del dipendente e non può eccedere il 1/5 del medesimo. Il tasso di interesse nella cessione del quinto dello stipendio è sempre fisso ed il rimborso avviene in rate costanti. Più in dettaglio, le rate possono ricoprire un arco temporale che arriva fino a 120 mesi. Ogni rata comprende tutti i costi accessori, i costi assicurativi per rischio vita ed impiego, la quota capitale e la quota interessi.
Il prestito tramite cessione del quinto dello stipendio è rivolto a tutte le categorie di lavoratori, siano essi pubblici che privati. Oltre ai dipendenti delle aziende pubbliche, è rivolto anche ai dipendenti a tempo indeterminato delle aziende private che soddisfino i parametri richiesti dall’ente finanziatore, che variano da ente ad ente, e per tutti i pensionati. Il prestito tramite cessione del quinto dello stipendio può essere sempre estinto in via anticipata. Con una piccola penale che generalmente si aggira attorno all’1% sul debito residuo è possibile restituire ciò che rimane della somma ricevuta e non cedere più il quinto del proprio stipendio. Bisogna sottolineare che il debito residuo è la porzione del prestito a titolo di capitale che il debitore deve ancora versare al creditore, e quindi non include gli interessi.