Quando si contrae un prestito, lo si fa in genere perché non si dispone di una determinata cifra per fare fronte ad una esigenza di spesa. Il prestito consente quindi di dilazionare nel tempo un impegno economico che nell’immediato non sarebbe sostenibile.
Quello che spesso accade è che nel corso della durata del finanziamento si vengono ad accumulare risorse economiche aggiuntive, (ad esempio per effetto di un aumento di uno stipendio o per la cessazione di un’altra spesa ricorrente), tali da consentire di rimborsare in anticipo il prestito.
La legge impone a Banche e Finanziarie di concedere sempre al finanziato l’estinzione anticipata del prestito restituendo il capitale residuo. Tale importo può essere maggiorato di una penale, che deve essere necessariamente prevista all’atto della sottoscrizione del contratto di prestito, pari o inferiore ad un punto percentuale.
Il piano di ammortamento utilizzato dal sistema creditizio italiano è definito “alla francese”.Questa metodologia prevede una rata costante somma come sempre di due compenti, la quota interessi e la quota capitale. Caratteristica fondamentale dell’ammortamento alla francese è che le prime rate hanno come componente preponderante la quota interessi, mentre le ultime sono “cariche” soprattutto della quota capitale. In altre parole, nelle prime rate si rimborsano soprattutto gli interessi, e nelle ultime il capitale.
Questo rende estremamente più vantaggioso estinguere un prestito all’inizio del piano di ammortamento rispetto che alla fine. Il vantaggio è chiaramente più sensibile per i prestiti di lunga durata; se si riesce ad estinguere nei primi tre anni un prestito di 120 mensilità, si ottiene un risparmio (in termini di interessi non versati) molto significativo.
Passando agli aspetti pratici, si tenga presente che l’estinzione del prestito anticipato avviene tramite l’invio di una comunicazione apposita all’Istituto di Credito che deve essere veicolata da una Raccomandata AR. Oltre a comunicare la richiesta di estinzione anticipata, è necessario richiedere il cosiddetto “conto estintivo”, ovvero il conteggio dell’importo che deve essere corrisposto per ottenere l’estinzione del prestito.
Una volta ottenuto tale conteggio, il finanziato procede a bonificare l’importo comunicatogli dalla Banca o dalla Finanziaria. Queste, su richiesta, forniscono una “liberatoria”, ovvero una dichiarazione dell’Ente stesso che attesta l’estinzione del finanziamento.
A valle dell’estinzione del prestito, è obbligatorio per le Istituzioni Finanziarie comunicare alle varie banche dati creditizie e ai diversi data provider bancari la cessazione anticipata del finanziamento. Questo passaggio è fondamentale per il cliente che voglia successivamente e nuovamente accedere al credito.