Esistono vari tipi di investimento uno di questi sono le obbligazioni, le quali a loro volta si dividono in diverse categorie. La guida di oggi ha come oggetto le caratteristiche fondamentali delle obbligazioni subordinate. Senza spendere altre parole andiamo a capire cosa sono e come funzionano in pratica.
Cosa sono le obbligazioni subordinate? si tratta di una particolare forma di investimento atto a fornire al cliente un ritiro di cedole periodiche derivate dagli interessi maturati, la differenza sostanziale rispetto alle classiche obbligazioni è un maggiore rischio di perdita del capitale investito. Questa si presenta, nella maggior parte dei casi, quando l’Istituto bancario è in perdita o rischia il fallimento, le conseguenze di questi due casi sono una perdita parziale o totale dell’investimento anche se bisogna dire che le percentuali di rischio sono davvero minime pur essendo in un periodo di crisi mondiale.
Quali sono le caratteristiche fondamentali delle obbligazioni subordinate? le cinque caratteristiche, o meglio fattori a cui prestare particolare attenzione, variano per tipo ma si legano tra loro diventando essenziali l’una per l’altra, di seguito analizzeremo tutti i vantaggi e gli svantaggi delle obbligazioni subordinate
-Piani di investimento difficili da comprender – l’investitore poco esperto in materia giuridica troverà nella maggior parte dei casi serie difficoltà nel comprendere a pieno i rischi e le clausole incluse nel contratto stipulato con la Banca, questo non per una mancata informazione da parte degli operatori ma per la presenza di un linguaggio particolarmente tecnico oppure intere sezioni di contratto in lingua straniera che rendono quasi impossibile avere chiari i punti cardine dell’investimento. In particolare possiamo consigliarvi di fare attenzione alle clausole riguardanti il riscatto anticipato poichè molti Istituti attuano una prassi per lo sblocco dell’investimento con una “lauta ricompensa” a loro favore, penalizzando fortemente l’intera operazione.
-Rischio elevato di credito – le obbligazioni subordinate, dette anche Junior, hanno un forte rischio di credito come vi abbiamo già anticipato nell’introduzione a questa guida, purtroppo obbligazioni di questo tipo hanno un tasso di perdita spesso vicino al 100% del capitale investito, a bilanciare questo rischio però intervengono margini di guadagno potenziali molto più alti rispetto alle obbligazioni classiche, relativamente a cui è possibile leggere questo articolo pubblicato su questo blog. Tra quelle più a rischio abbiamo le Tier 1 e Upper Tier 2, i quali hanno tassi di perdita dell’investimento pari al 100%, il rischio di differire una cedola e come se non bastasse il rischio di versi decurtare parte del capitale investito. Quindi nel caso in cui dovesse maturare la scelta di investire in obbligazioni subordinate preferite la tipologia Lower Tier 2 (LT2) o le Tier 3 (T3).
-Valutazione difficoltosa – a causa della crescita dell’extension risk, ossia la data di scadenza del proprio investimento, risulta molto difficile calcolare quando sarà possibile trarre beneficio dalle proprie obbligazioni, quindi aumenta di conseguenza il rischio di decurtazione del capitale.
-Difficoltà nella contrattazione – purtroppo i subordinati sono uno degli investimenti più rischiosi e, allo stesso livello, difficili da vendere e acquistare a buon mercato. Altro fattore di rischio che ha fatto desistere molti dall’intraprendere questa forma di investimento, anche se di questo in Banca non sentirete minimamente parlare.
-Difficoltà nel diversificare i capitali – ultimamente la diversificazione è una pratica particolarmente difficile da mettere in atto, questo perchè un maggiore rischio per il cliente favorisce l’economia e quindi non si hanno certo agevolazioni per adeguare le proprie risorse investite nei periodi di down del mercato, questo indipendentemente dall’andamento medio delle nostre fonti.