I prestiti a fondo perduto sono una forma di finanziamento non tradizionale concessa a particolari tipologie di richiedenti (giovani, giovani coppie, donne, disoccupati) per motivazioni specifiche quali l’avvio di un’iniziativa imprenditoriale o la ristrutturazione dell’immobile adibito a prima casa.
Vengono definiti prestiti a fondo perduto in quanto il debitore non è tenuto, in tutto o solo in parte, alla restituzione del capitale ricevuto a prestito e degli interessi maturati sul debito.
Generalmente, affinché possa essere concesso un finanziamento a fondo perduto, è necessario lo stanziamento di capitali da parte di enti pubblici e statali in appositi fondi, poi gestiti in convenzione da banche e istituti di credito.
L’ente pubblico infatti individua le causali di accesso alle agevolazioni, stanzia gli importi pianificati a budget ed incarica una o più banche di gestire l’erogazione dei prestiti. Queste ultime, sulla base delle indicazioni dell’ente finanziatore, ricevono le richieste, valutano il possesso dei requisiti di accesso e successivamente procedono all’erogazione della somma di denaro pattuita.
Di fatto, grazie a questa forma di finanziamento, l’ente pubblico investe sul territorio scelto (ad esempio un’area svantaggiata) o su un settore produttivo specifico (ad esempio l’agroalimentare) al fine di favorire la prosperità economica attraverso la nascita di nuove aziende ed attività imprenditoriali, riducendo al contempo il tasso di disoccupazione sulla popolazione locale.
Il debitore può essere sollevato in toto dall’obbligo di restituire il denaro ricevuto a prestito, oppure, usufruendo di apposite convenzioni può dover restituire solo una parte del capitale o dei prestiti maturati.
Si parla quindi di due categorie di prestiti a fondo perduto:
Finanziamenti a fondo perduto in conto capitale per il 100% dell’importo erogato, dove il richiedente non è tenuto a restituire alcuna somma di denaro all’ente erogatore. E’ la forma tipica di finanziamento concessa a giovani imprenditori, ovvero nel mondo dell’imprenditoria femminile per l’avvio di nuove imprese. L’intero capitale ricevuto potrà essere destinato all’attività imprenditoriale di nuova costituzione, senza che nulla sia dovuto, sia in quota capitale, sia in quota interessi passivi maturati, all’ente erogante
Prestiti a fondo perduto parziali, dove una parte della somma erogata è a fondo perduto e non deve essere restituita, mentre la restante parte prevede un piano di ammortamento a tasso di interesse agevolato. I prestiti a fondo perduto possono essere affiancati ad altre agevolazioni, ad esempio ai finanziamenti a tasso agevolato o agli incentivi in conto interesse. In sostanza, si tratta di una forma di finanziamento misto, costituita da una parte a fondo perduto (ad esempio il 50% della somma) e una parte con incentivi in conto interesse (che prevedono la restituzione del capitale e degli interessi, a tassi ridotti). Questa è la forma di finanziamento più diffusa a supporto delle politiche di sostegno alle giovani coppie per l’acquisto della prima casa
Nonostante in Italia esistano diversi soggetti attivi nell’erogazione di finanziamenti agevolati o a fondo perduto, la sua applicazione è limitata ai Ministeri (ad esempio il Ministero della gioventù), alle Regioni, alle Province ed alla Comunità Europea. Lo scopo può essere:
creare occasione di sviluppo in un’area territoriale disagiata o sottosviluppata (ad esempio una comunità montana oppure una regione in recessione)
dare impulso ad un particolare settore produttivo sviluppandone le strutture (dall’agricoltura, all’industria, al turismo fino al terziario)
dare occupazione ad una particolare categoria di lavoratori
aiutare particolari tipologie di soggetti (genitori single o giovani coppie) ad acquistare la prima casa
aiutare particolari tipologie di soggetti (ad esempio i giovani e le donne) ad avviare o consolidare attività imprenditoriali e imprese nuove, con finanziamenti a fondo perduto per l’avviamento o il potenziamento delle strutture produttive
Indipendentemente dall’obiettivo del finanziamento e dall’ente erogatore, l’accesso ai prestiti a fondo perduto è sempre regolamentato da un bando specifico per la concessione, a cui possono aderire specifiche categorie di richiedenti.