La Slovenia è un piccolo stato europeo confinante con Italia, Croazia, Austria e Ungheria. Con i suoi 2 milioni di abitanti, la Slovenia è uno stato giovane e dinamico che è entrata a far parte dell’Unione Europea nel 2004.
La moneta nazionale corrente è l’Euro, entrato nel 2007 in sostituzione del tallero sloveno. La capitale Lubiana è una città ricca di storia culturale e architettonica.
Dopo la caduta dell’Impero austro ungarico, la Slovenia ha attraversato una serie di divisioni e riunificazioni, passando dal Regno di Jugoslavia nel 1929, alla divisione tra Italia, Austria e Ungheria durante la Seconda Guerra Mondiale.
Rientrata nella Jugoslavia socialista di Tito nel secondo dopoguerra, la Slovenia è diventata il paese indipendente e moderno che oggi conosciamo solamente nel 1991.
Il territorio sloveno è principalmente montuoso, con un piccolo sbocco nell’Alto Adriatico. La conformazione carsica del territorio crea paesaggi spettacolari invidiati da tutto il mondo.
La lingua ufficiale è lo Sloveno ma nella costituzione sono inseriti anche l’Ungherese e l’Italiano come lingue ufficiali.
L’economia della Slovenia è stabile e prospera, specilamente se paragonata con le altre repubbliche ex-jugoslave. Data la vicinanza con l’europa occidentale, in Slovenia erano concentrate la maggiorparte delle attività economiche dell’intera Jugoslavia.
In questo contesto, dopo l’indipendenza è stato possibile un notevole e rapido sviluppo economico. Durante questi anni, il pil e il reddito procapite dei suoi cittadini è cresciuto constantemente, ma purtroppo la Slovenia non si è salvata dalla crisi economica che ha colpito il mondo intero nel biennio 2008-2009.
Il settore industriale è la principale componente del Pil sloveno, specialemente l’industria del legno e della siderurgica. Negli ultimi anni, il turismo sta crescendo notevolmente soprattutto grazie alle bellissime foreste e ai fiumi.
Uno degli aspetti cruciali nel trasferimento all’estero è la scelta della città. Alcuni problemi insorgono specialmente quando riduciamo le possibilità alle poche città conosciute.
Esemplare è il caso del Regno Unito, una buona percentuale degli italiani in Uk credono che il Regno Unito sia Londra, quando in realtà la capitale londinese è la peggior città dove iniziare una nuova vita inglese per via dei costi e della difficoltà nel trovare lavoro.
Anche se il caso della Slovenia è differente, limitare le nostre possibilità alla capitale Lubiana è controproducente.
Spesso è più facile integrarsi nella realtà locale scegliendo una città meno conosciuta ma dagli sbocchi occupazionali maggiori. Una città dove la presenza straniera è limitata offre opportunità lavorative maggiori sia dal punto di vista imprenditoriale e commerciale.
Dopo questa doverosa premessa, elenco le principali città della Slovenia dove poter emigrare.
La città più grande della Slovenia è la già citata capitale Lubiana con 274.000 abitanti..
Lubiana è considerata il cuore culturale, scientifico, economico, politico e amministrativo di tutta la nazione. Nel corso del suo sviluppo è stata fortemente influenzata dalla sua posizione geografica, al centro dell’influenza tedesca, slava e latina.
Maribor è il secondo centro più popoloso con 95.000 abitanti. La città è situata nella parte nord orientale del paese, vicino al confine con l’Austria, nella zona dove si incotrano diversi sistemi collinari e montuosi con il fiume Drava. La città è sede universitaria e meta di turismo data la bellezza del suo centro e dalle attrazioni naturalistiche nei dintorni.
La terza città in ordine di grandezza è Celje con 50.000 abitanti. Situata nella zona confinante con la Croazia, Celje è una valida alternativa per chi ama la vita tranquilla.
Un’altra città degna di nota è Capodistria (Koper in sloveno). Cittadina una volta italiana, oggi Koper rappresenta il principale sbocco sul mare per la Slovenia. Con una popolazione di circa 24.000 abitanti, Capodistria offre diverse opportunità nel settore dei trasporti e del commercio.
Altre città degne di nota sono Kranj, Murska Sobota e Velenje
Molti considerano la Slovenia come punto di partenza verso paesi vicini più sviluppati, Germania su tutti. In questo contesto non giudichiamo le ambizioni personali, ma diamo un quadro completo della normativa e degli step burocratici.
Come cittadini italiani non ci sono restrizioni nè visti per vivere in Slovenia. Grazie alle leggi dell’Unione Europea, possiamo trasferirci in Slovenia in completa libertà. Una volta ottenuto il lavoro, bisogna registrarsi presso Employment Service of Slovenia per motivi fiscali.
Gli italiani che si trasferiscono in Slovenia sono generalmente studenti oppure imprenditori che vogliono avviare una propria attività.
Se vuoi integrarti nella vita locale, la conoscenza dello Sloveno è importante ma è da sottolineare la diffusa conoscenza della lingua inglese e alcuni ambienti lavorativi sono internazionali.
Gli ultimi dati raccolti nel 2014 davano la disoccupazione ferma al 12%, in diminuzione rispetto all’anno precedente. Le categorie di lavoratori più ricercati sono ingegneri meccanici, ingegneri eletronici, programmatori, saldatori, cuochi, elettrotecnici, operatori di macchine industriali e artigiani (fonte Eures).
I datori di lavoro pubblicano le offerte di lavoro presso il sito governativo Ess e Mojedelo.
I giornali sloveni (Delo — Borza dela (Job market), Dnevnik, Večer, Primorske novice, Gorenjski glas) ospitano sezioni dedicate al lavoro. Se ti iscrivi presso il servizio govenrnativo dell’Ess, puoi ottenere assistenza nella redazione del Cv in sloveno, in alternativa puoi utilizzare il modello europeo Europass.
Per trovare casa in Slovenia, puoi iniziare dai soggiorni a breve termine offerti dal portale Airbnb, oppure cercare un appartamento condiviso nel sito degli Erasmus. Se invece cerchi un appartamento indipendente, puoi cercare nel sito Thinkslovenia.
Aprire un’azienda in Slovenia
Se vuoi aprire un’azienda in Slovenia, dovrai scegliere una tra le 5 forme giuridiche principali disponibili:
General partnership (Družba z neomejeno odgovornostjo – d.n.o.),
Limited partnership (Komanditna družba – k.d.),
Limited liability company (Družba z omejeno odgovornostjo – d.o.o.),
Joint-stock company (Delniška družba – d.d.),
Partnership limited by shares (Komanditna delniška družba – k.d.d.).
La forma giuridica preferita dagli stranieri in Slovenia è la Družba z omejeno odgovornostjo (d.o.o), cioè l’equivalente alla Srl italiana.
Come nel resto del mondo, la d.o.o è un’entità giuridica a sè, e come nella Srl, il capitale dei proprietari è slegata al capitale aziendale. Per avviarla è necessario un capitale minimo di 7.500 euro.
Il versamento obbligatorio all’atto della costituzione è del 25% e comunque non inferiore al capitale minimo. Come in Italia, anche in Slovenia è prevista la forma della srl a socio unico.
Le modifiche di semplificazione della burocrazia avviate negli ultimi anni, ha portato alla Slovenia ad un sistema facile e veloce per registrare la propria attività. Infatti, per creare una nuova d.o.o è sufficiente iscrivere l’azienda tramite il portale governativo Evem.
Un punto d’incontro per gli imprenditori in Slovenia è l’ Unione Regionale Economica Slovena Ures, associazione che aiuta l’imprenditore ad eccellere nei mercati dell’ex-Jugoslavia.
Le tasse sull’azienda sono ferme al 20% sull’ utile lordo, mentre le tasse sulla persona (Irpef) prevede degli scaglioni
Da 0 a 7.634,40 Eur 16%;
Da 7.634,40 a 15.268,77 Eur 27%;
Oltre 15.268,77 Eur 41%.
Il sistema di pagamento delle imposte si basa su una sequenza di acconti e saldi, molto simile a quello vigente in Italia.
Per quanto riguada la partita iva, è obbligatorio possederla se si superano i 25.000 euro di introiti. Le aliquote sono al 22% e al 9%.
Durante il primo anno di attività, l’azienda può scegliere di non pagare nessun acconto che però verrà versato negli anni successivi.
Per creare un’azienda in Slovenia, analogamente al resto dei paesi europei, l’imprenditore deve richiedere il codice fiscale sloveno, ottenibile semplicemente con un documento italiano.
Nella fase d’avvio dell’azienda, l’imprenditore deve riportare il nome dell’azienda, la sede, il capitale versato, eventuali soci e il codice di attività che si intende svolgere. Anche se non obbligatorio, è consigliabile inserire la banca presso la quale si vuole aprire un conto aziendale.
La registrazione dell’azienda entra in operatività il giorno stesso della registrazione. Per ottenere il numero di partita iva, le autorità slovene si riservano il diritto di certificare la reale operatività dell’azienda tramite documenti aggiuntivi come contratti d’affitto e contatti preliminari con potenziali clienti.
In alternativa alla srl, è possibile aprire una ditta individuale simile alla forma italiana. In questo caso l’imprenditore dovrà pagare le tasse in base ai propri redditi.
Date le alte aliquote sui redditi alla persona, per un italiano residente in Italia non è consigliato aprire una ditta in Slovenia, diverso il discorso se si decide di trasferire la residenza.
Uno degli ostacoli maggiori per l’imprenditore italiano in Slovenia è la lingua. Anche se la consocenza dell’italiano e dell’inglese è piuttosto frequente, avere una discreta conoscenza dello sloveno è consigliabile.
Se hai un’attività, oppure vuoi crearne una, e vuoi trasferirti in Slovenia, devi prima fare un’analisi dei costi benefici della tua scelta.
Andare all’estero non è facile e non si deve sottovalutare l’importanza di questa scelta. Su Aprire Azienda non vendo illusioni nè cerco di scoraggiare la gente ma piuttosto fornisco spunti di riflessione per attuare progetti di vita concreti e fattibili.
Quando si decide di cambiare paese è fondamentale conoscere il posto e avere una discreta conoscenza della lingua locale.
La Slovenia è un paese bellissimo ma, come per il resto del mondo, non và idealizzato nè sottovalutato. I settori d’investimento sono diversi, tutti allettanti, ma imprenditori non ci improvvisa, specialmente all’estero.
Il consiglio è quello di recarsi nella nazione scelta, verificare in prima persona la situazion e soprattutto non credere mai a chi promette risultati facili.
Nella mia breve esperienza, ho capito che per avere successo nella vita bisogna impegnarsi a fondo in prima persona.