Può capitare che portando un nostro abito pregiato in tintoria, come un pullover di cachemire ci è stato restituito irrimediabilmente sciupato o rovinato a causa di un trattamento sbagliato.
Se dovesse accaderci ciò, non disperiamo, c’è il modo per poter essere rimborsati e quindi recuperare il valore del nostro indumento.
La tintoria è infatti tenuta a seguire scrupolosamente le indicazioni di lavaggio presenti nell’etichetta del capo, il mancato lavaggio secondo etichetta, indica una negligenza della lavanderia, alla quale questa dovrà rispondere.
In mancanza di indicazioni di lavaggio, il tutto è nelle mani dell’esperienza del tintore o della tintora, che se ha dei dubbi deve mettere a conoscenza il cliente dei rischi che il capo corre.
In caso di contestazione per danni al capo, quali possono essere strappi, alterazioni di colore, macchie, pieghe ecc., si deve inviare al più presto una raccomandata con ricevuta di ritorno in cui allegate data e acquisto del capo e il danno ricevuto.
La responsabilità della tintoria viene meno quando si dimostra che tutte le procedure della targhetta di lavaggio siano state rispettate. In quel caso la responsabilità passa nelle mani dell’industria produttrice del capo, per notizie false sulla targhetta.
Può a volte capitare infatti che ci sia un difetto di fabbricazione, in quel caso il tutto è rimandato al produttore, che provvederà ad un rimborso o alla sostituzione del capo.