La psicologia degli investimenti ha introdotto uno schema chiamato funzione del valore. Si tratta di una funzione che descrive il comportamento della maggioranza delle persone di fronte a perdite o guadagni.
A vederla su un grafico la funzione assomiglierebbe a una S sbilenca, ed è caratterizzata da tre proprietà
-Risulta essere definita in termini di guadagni e perdite e non in termini di benessere totale economico
-Risulta essere più ripida nel caso delle perdite che nel caso di guadagni. E ciò comporta il fatto che faccia più male perdere qualcosa di quanto non si sia goduto nel guadagnarla.
-Risulta essere concava per i guadagni e convessa per le perdite. Questo fa in modo che quanto più uno perde tanto più è disposto a rischiare.
Inoltre, secondo questo modello, ci sono delle conseguenze molto interessanti sul piano psicologico. Infatti fa più piacere un guadagno del 10% diluito in dieci eventi positivi consistenti in una crescita dell’1% di quanto non ne faccia un singolo guadagno del 10% in un colpo solo.
Di conseguenza , in un ipotetico rapporto tra consulente e cliente, spesso conviene mostrare un portafoglio che è in graduale crescita e cercare di “far dimenticare” un portafoglio che magari è cresciuto più del primo, ma che negli ultimi tempi ha perso di valore.